Educazione

 

Skills 2 Start

Skills 2 Start è il progetto che vede gli studenti delle classi 3 degli Istituti superiori impegnati in un percorso propedeutico e preparatorio ai Percorsi per lo sviluppo delle Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), nei quali i ragazzi verrano coinvolti durante gli ultimi anni della carriera scolastica.

 

La proposta progettuale, dedicata agli studenti delle classi 3 degli Istituti superiori, permette ai ragazzi di sviluppare e implementare competenze trasversali di base che possano essere propedeutiche alle future esperienze di PCTO – Percorsi per lo sviluppo delle Competenze Trasversali e l’Orientamento previsti alla fine del percorso scolastico.

Stimolando e valorizzando competenze trasversali fondamentali come la capacità di agire e interagire con gli altri, di risoluzione dei problemi, di progettare e di comunicare, la creatività, la resilienza, la capacità di mettere a punto forme di orientamento e sostegno, i ragazzi vengono preparati ad affrontare i continui cambiamenti imposti dalla società.

Attraverso laboratori di Team Working che utilizzano la metodologia della flipped classroom e l’uso di strumenti di pianificazione delle attività, analisi dei bisogni e di creazione di valore propri del mondo del lavoro, gli studenti co-progettano con i manager volontari Vises e con i loro docenti un prodotto multimediale dedicato ai beneficiari delle strutture convenzionate con la scuola per i PCTO.

A completamento del percorso e con lo scopo di arricchire ulteriormente le conoscenze e gli strumenti che si vogliono fornire ai ragazzi, loro stessi vengono coinvolti dai Tutor nella valutazione dell’efficacia del progetto realizzato.

I PRODOTTI REALIZZATI DAGLI STUDENTI

Nel corso di questo anno scolastico, gli studenti delle classi 3e dell’Istituto Piaget Diaz e Sant’Anna Falletti di Barolo di Roma, hanno lavorato insieme ai docenti e ai manager volontari di Vises per maturare competenze trasversali come capacità di progettazione, problem-solving, skills comunicative, approfondendo la conoscenza degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Uniteutilizzando strumenti di progettazione tipici del mondo del lavoro.

Esplorando i Golas 3 – Salute e benessere, 5 – Parità di genere, 8 – Lavoro dignitoso e crescita economica, 13 – consumo e produzioni responsabili, 15 – vita sulla terra, le ragazze e i ragazzi coinvolti in Skills 2 start hanno allargato i loro orizzonti, ricominciando ad allungare lo sguardo oltre la limitata visione che la pandemia ci aveva costretti ad osservare. I ragazzi hanno potuto maturare competenze di imprenditorialità e di educazione civica, proiettando le studentesse e gli studenti in una dimensione globale senza la quale non possiamo davvero cogliere l’importanza dell’agire in prima persona e del valore di ciascuno di noi, per noi stessi e per gli altri e per creare valore per la comunità.

AGENDA 2030 - OBIETTIVO 3 SALUTE E BENESSERE

Salute e benessere per tutti a tutte le età è il macrotema dell’ obiettivo 3 dell’agenda 2030 che gli studenti della 3B socio sanitari dell’Istituto Piaget Diaz hanno declinato, focalizzando la loro attenzione sull’educazione alimentare. Quanto è importante l’alimentazione in relazione ad una vita sana e sostenibile? Quanto le nostre abitudini alimentari sono cambiate (peggiorate?) nel corso degli ultimi due anni? Come possiamo impegnarci per diffondere e condividere abitudini alimentari sane e che impatto ha questo sulla vita scolastica?

5 merende salutari da portare…a scuola! È il prodotto video che racconta l’impegno degli studenti della 3b S completamente dedicato ad offrire ai loro compagni le indicazioni per affrontare in modo sano la giornata scolastica: 5 proposte, fra ricette e menu per la merenda e gli spuntini e la loro composizione, ragionata in base alle richieste che la concentrazione e la lunga giornata fra le aule scolastiche richiedono.

Un approfondimento importante, che mettendo in luce la consapevolezza che il cibo e l’alimentazione incarnano politiche, valori, ambizioni e azioni quotidiane concrete sulle quali si proiettano sfide, speranze e conoscenze che danno senso al nostro prossimo futuro.

AGENDA 2030 - OBIETTIVO 5 PARITà DI GENERE

Riflettendo sugli stereotipi più comuni e sulle disparità ancora presenti, legati non solo alle donne, ma anche agli uomini, i ragazzi si sono chiesti cosa avrebbero potuto fare per contribuire a raggiungere una vera parità di genere. Hanno immaginato un mondo senza distinzioni di genere, hanno scelto e approfondito la conoscenza della storia di donne che hanno contribuito a cambiare la storia del mondo moderno e che rappresentano per loro dei modelli.

Utilizzando strumenti fondamentali di pianificazione e analisi usati nel mondo del lavoro, hanno sperimentato il lavoro di gruppo, mettendo in gioco e potenziando le loro competenze per realizzare azioni di sensibilizzazione con l’obiettivo di contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.

Alla base del loro lavoro hanno identificato messaggi importanti per sensibilizzare le persone ad adottate comportamenti per superare gli stereotipi e per raggiungere una vera parità di genere: discriminare le donne significa discriminare anche gli uomini; discriminare non ci permette di vivere una società in cui ciascuno è libero di essere sé stesso, seguire le proprie passioni ed esprimere il proprio valore e le proprie potenzialità; combattere la discriminazione spetta ad ogni uomo ed ogni donna quotidianamente!

 

CAMPAGNA INSTAGRAM “L’OTTO MA NON BASTA – CLASSE 3A INDIRIZZO SOCIO SANITARI

L’Obiettivo 5, profondamente sentito in un Istituto frequentato per il 70% da ragazze è stato l’oggetto della campagna di sensibilizzazione e informazione L’Otto, ma non basta!. 

Sviluppata su Instagram dalla classe 3° A socio sanitari, ha proposto un avvicinamento graduale alla data dell’8 marzo con la pubblicazione di un mosaico di figure femminili accompagnate da messaggi sulla necessità di un impegno quotidiano per l’empowerment delle donne e delle ragazze in alcuni ambiti chiave: educazione, gender pay gap, conciliazione vita-lavoro, politica, sport e leadership.

Il loro messaggio? Contrastare pregiudizi e stereotipi di genere è un impegno quotidiano e attivarsi solo l’otto marzo di ogni anno non è sufficiente: l’empowerment delle donne e delle ragazze genera benefici per tutti, a tutti i livelli se tutti prendiamo parte attiva.

Il canale Instagram creato dai ragazzi:

https://www.instagram.com/lotto_manonbasta/

 

MURALE “EQUALITY FOR EMPOWERMENT” – CLASSE 3 H INDIRIZZO SOCIO SANITARI

Equality 4 Empowerment è il motto della 3° H Socio Sanitari, che dai muri di scuola ha scelto di parlare a tutta la comunità scolastica: senza uguali possibilità per le ragazze e i ragazzi non potrà essere raggiunta la parità di genere. Il murale realizzato sulle mura del cortile scolastico parla a tutti noi, di come la responsabilità di fare sì che le persone, uomini e donne, possano godere del diritto di compiere scelte significative per sé e per altri/e in ambito personale, sociale, politico ed economico. Un lavoro corale che ha scelto la scuola come ambiente chiave per porre le basi di un futuro cambiamento delle relazioni di potere tra i generi sia nelle relazioni interpersonali che a livello di collettività.

Il canale Instagram creato dai ragazzi:

https://www.instagram.com/equality4empowerment/

 

 

 

 

VIDEO “LA GARA DEI PERDENTI” – CLASSE 3I INDIRIZZO SOCIO SANITARI

La classe 3° I Socio sanitari ha scelto di diffondere attraverso Instagram e TikTok il video Diversi ma uguali che, simulando una gara fra uomini e donne, li vede tutti perdenti!

Discriminare sulla base al genere è un fallimento per le donne e per gli uomini: non permette di vivere una società in cui ciascuno è libero di essere sé stesso ed esprimere il proprio valore e il proprio potenziale. Un invito all’azione che con tanta ironia fa riflettere sugli stereotipi che limitano il pieno godimento del diritto di studiare sulla base delle proprie inclinazioni, di scegliere liberamente lo sport da praticare, di intraprendere una carriera o essere retribuiti sulla base del merito o di esprimere i propri stati d’animo attraverso le emozioni o l’abbigliamento.

Il canale Instagram creato dai ragazzi:

https://www.instagram.com/diver_simauguali/

 

 

 

PROGETTO “ANDREA” – CLASSE 3 A INDIRIZZO MODA

È stato l’abbigliamento il punto di partenza per la riflessione della classe 3A Moda dell’Istituto Piaget Diaz. Il presupposto è certamente l’importanza del ruolo delle famiglie nell’incoraggiare, o meno, le aspirazioni delle bambine e dei bambini, ma fin da piccoli siamo condizionati da stereotipi di genere che passano attraverso il gioco e attraverso la rappresentazione del femminile o del maschile. Con Andrea, una bambola di pezza gender free protagonista del video di sensibilizzazione prodotto dalle studentesse, i bambini potranno scegliere come definire l’identità del proprio giocattolo. Non si tratta di una bambola androgina, ma di un cannovaccio dal quale partire per sviluppare la creatività ed immaginare, attraverso l’abbigliamento nuovi personaggi e ruoli. Le studentesse hanno offerto la possibilità di liberare la fantasia con una proposta di modelli ideati da loro per vestire Andrea, hanno messo in gioco le loro competenze di future artiste della moda, consce di quanto questo settore produttivo influisca nel creare una rappresentazione di modelli maschili e femminili che spesso perpetrano inutili stereotipi.

AGENDA 2030 - OBIETTIVI 8, 12 E 15

VIDEO “DALL’ALTRA PARTE DELLA MODA” – CLASSE 3B

Dall’altra parte della moda è il progetto realizzato dai ragazzi della classe 3B – Indirizzo moda dell’Istituto Piaget Diaz per sensibilizzare sullo sfruttamento del lavoro minorile e sull’inquinamento dell’ambiente che nasce dal Fast Fashion.

Supportati dai manager volontari di Vises,  gli studenti hanno approfondito la conoscenza degli Obiettivi 8 – lavoro dignitoso e crescita economica; 12 – consumo e produzioni responsabili e 15 – vita sulla terra, per offrire il loro contributo per costruire un futuro più sostenibile.

Un futuro che risulta impossibile immaginare senza l’attenzione alla tematica della sostenibilità ambientale e del rispetto dei diritti dei minori secondo le studentesse della 3B Moda. Dall’altra parte della moda è un inno all’economia circolare anche nel settore tessile, con proposte per recuperare le usanze di una volta: riuso, riciclo, seconda mano in chiave creativa e di tendenza e di autoproduzione. Ma soprattutto una proposta di valore da condividere con i coetanei, che spesso, alimentano questo mercato senza essere a conoscenza di quale sia l’impatto generato sull’ambiente e sull’economia dei paesi più fragili.

AGENDA 2030 - OBIETTIVO 11

“MATTONELLA SMART” – CLASSE 3B

Gli studenti della 3 liceo dell’Istituto Falletti di Barolo hanno orientato il loro impegno sul tema energia proponendo un’idea che trasformerebbe i luoghi che consumano energia e le nostre città in un’ottica di sostenibilità. Diffondere una mattonella smart che se calpestata produce energia pulita ci permetterebbe di contribuire a ridurre l’impatto ambientale negativo pro capite delle città, contribuendo a raggiungere il Goal 11 per rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili. Apprendimenti in ambito Scientifico come quelli dell’indirizzo frequentato dagli studenti e competenze trasversali si sposano in questa proposta creativa e attuale, elaborata dai ragazzi.

LE TESTIMONIANZE DEI RAGAZZI CHE HANNO PARTECIPATO AL PROGETTO

  • “Questo progetto ha stimolato in noi una maggiore creatività e pazienza e ci ha fatto usare degli strumenti per collaborare, ci ha fatto notare particolari della realtà in cui viviamo e ha prodotto in noi maggiore consapevolezza e interesse su argomenti che non avremmo mai preso in considerazione prima”.
  • “È stata un’esperienza diversa, alternativa alla solita lezione in classe, che ha contribuito a farci crescere e a creare momenti di condivisione comune. Ci siamo sentiti forti, motivati e in grado di fare di tutto perché stavamo riuscendo a realizzare un progetto fuori dal nostro abituale ambito scolastico, ma che aveva molti legami con quello che impariamo a scuola”.
  • “Abbiamo notato che siamo diventati più collaborativi e più consapevoli delle nostre potenzialità. Questo cambiamento è stato significativo perché ci aiuterà nel futuro a sentirci più sicuri delle nostre capacità e a lavorare insieme in un gruppo di lavoro. Skills2start ha contribuito a farci crescere attraverso attività in cui abbiamo sperimentato che collaborare era essenziale per raggiungere un obiettivo comune”.
  • “L’esperienza di lavorare sul campo è stata molto bella perché, a differenza dello studio libri, che implica la necessità di un risultato uguale per tutti, nel lavoro in team le persone hanno varie idee e interpretazioni e ciò fa nascere dei dibattiti dove ognuno può contribuire liberamente”.
  • “Ci siamo sentiti orgogliosi perché siamo riusciti a trasmettere un pensiero innovativo ma allo stesso tempo poetico e significativo per tutti. Un momento speciale è stato quando ci siamo pitturati le mani con la vernice di colori diversi per poi lasciare sul muro le impronte di ciascuno di noi dando ancora più voce al nostro murale e lasciando il segno della nostra presenza in questa scuola”.
  • “Nel percorso svolto ho capito che il lavoro di gruppo è fondamentale per socializzare e stare tutti insieme ed è una cosa molto interessante. Potrei migliorare nell’ esprimere molte più idee e dare molti più consigli”.
  • “Questo lavoro ci ha reso più sensibili e attenti riguardo ad ambiti molto attuali al giorno d’oggi, ma che spesso a scuola non riusciamo a toccare. Ci ha aperto gli occhi sul quotidiano con la consapevolezza che nel nostro piccolo ognuno di noi può contribuire a migliorare il presente e il futuro”.

I PRODOTTI REALIZZATI DAGLI STUDENTI

Per l’A.S. 2020/21 il punto di partenza è stato il contesto in cui anche i ragazzi sono stati immersi a causa della Pandemia, in che modo questo evento ha generato un impatto sui minori, sulle donne e sul benessere della popolazione? Ha rallentato il raggiungimento degli OSM Obiettivi sostenibili del millennio? A partire da questo interrogativo sono state stimolate riflessioni e approfondimenti riportati in un compito di realtà.
Gli studenti, infatti, accompagnati dai loro docenti e dai tutor Vises Onlus hanno progettato e realizzato un prodotto multimediale per classe, coerente con gli obiettivi formativi previsti per le classi terze (ad es. target, competenze disciplinari specifiche, etc.) pubblicato sul sito internet della scuola e diffuso attraverso i canali di comunicazione Vises Onlus.
Il percorso è stato sviluppato on line utilizzando gli strumenti per la Didattica a distanza resi disponibili dall’Istituto. La metodologia laboratoriale permette fin da subito agli studenti di attivare comportamenti e di mettere in gioco conoscenze orientate alla progettazione condivisa del prodotto multimediale.

AGENDA 2030 - OBIETTIVO 3 SALUTE E BENESSERE

 IL RELAX DEL MATTINO: UNO STRUMENTO A DISPOSIZIONE DI STUDENTI E DOCENTI CREATO PER FAR FRONTE ALL’ANSIA CHE INEVITABILMENTE IL PERIODO PANDEMICO HA GENERATO.

Vivere l’ambiente scuola, fisico o virtuale, senza considerare l’impatto che può avere sul benessere fisico e mentale ha conseguenze importanti. Le studentesse della classe 3H hanno indagato i bisogni di studenti e docenti scegliendo di creare uno strumento per vivere al meglio alcuni momenti particolarmente difficili della vita scolastica.
Attraverso la meditazione a scuola si possono ottenere importanti benefici in termini di produttività degli studenti, di miglioramento dell’empatia e della capacità di entrare in relazione con i propri compagni e colleghi, creando un clima armonioso e contrastando il bullismo.
 Ecco i video che hanno realizzato:

Meditazione per docenti - il relax del mattino

Meditazione per studenti - il relax del mattino

SALUTE MATERNO INFANTILE
Quanto è importante supportare la donna nel percorso della gravidanza? quali ambiti implica l’essere sole, voler mantenere la propria autonomia lavorativa ed economica? quali sono gli ostacoli da superare? Questi alcuni degli interrogativi che si sono posti gli studenti immaginando di creare una realtà (Villa Leonessa) a supporto della madre single; per accompagnarla nel periodo della gravidanza e offrire un supporto nell’inserimento lavorativo. Le studentesse hanno dato vita ad uno spot indirizzato ad eventuali finanziatori che potrebbero voler sostenere questo progetto… video_libere_di_essere_donne

AGENDA 2030 - OBIETTIVO 5 PARITà DI GENERE

WE SAY NO!
18 RAGAZZI CONTRO LA DISPARITA’ DI GENERE
Hanno scelto di promuovere la parità di genere tramite un video realizzato interamente da loro e diffuso attraverso i social TikToc e Instagram.
I video su TikTok                                                                                                                                    I video su Instagram

LIBERE DI ESSERE … DONNE.
La discriminazione di genere limita l’espressione delle persone solo nei modi ritenuti più accettabili dalla società, impedendo di fatto una libera espressione di sé, esente da giudizi e pregiudizi.

Un video per contribuire ad abbattere stereotipi radicati in tutti gli ambiti dal linguaggio, al gap lavorativo, al dress code fino ad arrivare alla percezione del corpo femminile e ai fenomeni che scatenano la violenza di genere.

video_libere_di_essere_donne
(IN)DIFFERENTI MA UGUALI ABBATTIAMO GLI STEREOTIPI!
Un percorso che racconta quanto sia necessario continuare ad impegnarsi per il rispetto e la valorizzazione delle differenze di genere. 

Realizzato con l’intento, la speranza e la voglia che prima o poi cambi qualcosa, per ristabilire la parità di genere nel mondo, abbattendo gli stereotipi.

LEGGI LA PRESENTAZIONE

LE TESTIMONIANZE DEI RAGAZZI CHE HANNO PARTECIPATO AL PROGETTO

  • “Durante questo percorso ho tenuto conto delle capacità di tutti e ho cercato di mettere i compagni in una situazione in cui si sentissero a loro agio. Sono stata disponibile fin dal primo momento e mi sono dedicata al progetto anche in giorni di “riposo”, mi sono messa a disposizione dei miei compagni per aiutarli. I punti in cui sono migliorata sono: la mia timidezza e la mia riservatezza: questo è stato possibile grazie ai compagni, alle tutor e all’insegnante che hanno creato un ambiente di lavoro molto piacevole e tranquillo in cui mi sono sentita a mio agio e che mi hanno aiutata a crescere non solo nell’ambito della scuola ma nella vita in generale, come persona”.
  • “Sono sempre stata molto legata al tema della differenza tra i due generi, l’ho vissuto sulla mia pelle e so cosa si prova. Con questo percorso è cresciuto il mio interesse.Grazie agli incontri con la classe sono riuscita a mettere da parte l’ansia di parlare davanti a tante persone per paura di essere giudicata e il mio essere chiusa e timida, quindi ho imparato a relazionarmi con i miei compagni di classe.
    Sicuramente fare questo tipo di progetto è stato molto intetersassante che studiare solo sui libri”.
  • “Solitamente non mi piace lavorare con i lavori di gruppo, perché non li trovo efficaci, perché non riesco ad esprimere il mio pensiero e i miei gusti, ma questa volta è stata diverso, per una volta mi sono esposta al mio gruppo e sono riuscita a dire la mia ed essere stata ascoltata. È stato bello non lavorare attraverso un libro, ma esprimere il nostro pensiero e le nostre idee”.

IL PUNTO DI VISTA DEI MANAGER TUTOR

  • “La preoccupazione iniziale di non essere all’altezza si è subito dissipata dal primo incontro e man mano che gli incontri proseguivano mi sono sentito sempre più a mio agio.Ciò grazie anche al contributo della professoressa che ci ha sempre lasciato il giusto spazio e “lanciato” messaggi alle studentesse di quanto fosse importante l’esperienza a cui stavano partecipando e il contributo che noi come tutor potevamo dar loro.L’obiettivo di non puntare tanto alla qualità del prodotto ma di coinvolgere tutte le studentesse ha messo in campo, dal mio punto di vista, una capacità di ascolto attivo che mi ha consentito anche di superare e interpretare tanti silenzi, prima che le ragazze prendessero la parola. In conclusione, esperienza sicuramente da ripetere e da consigliare.

I PRODOTTI REALIZZATI DAGLI STUDENTI

La classe 3AS

I ragazzi hanno messo gioco le proprie competenze di futuri educatori, dando vita ad un Padlet sul quale hanno pubblicato attività, tutorial e favole per intrattenere i bambini dai 3 ai 9 anni, ma che possono coinvolgere anche il resto della famiglia.

La classe 3 BS

I ragazzi hanno realizzato un’offerta di proposte educative per genitori e adulti che riconoscono l’importanza dell’attività ludica come uno strumento attraverso il quale il bambino sviluppa le proprie conoscenze.

La classe 3 CS

I ragazzi hanno imparato cosa vuol dire essere un gruppo e si sono messi in gioco divertendosi.

L'albero contro la violenza di genere

Un’attenzione particolare è stata dedicata dalla classe 3AS ad una riflessione: quanto hanno pagato e stanno pagando il prezzo di questa pandemia le Donne?
Crescere nuove generazioni educate al rispetto e alla valorizzazione delle differenze di genere può essere la strada giusta per evitare di continuare a pagare un prezzo tanto alto in termini di violenza, divario retributivo, poca valorizzazione delle donne nelle comunità scientifiche e nel mondo del lavoro.

Da qui nasce la loro proposta: l’Albero contro la violenza di genere, proposte di lettura dai 4 anni in su per crescere bambini e ragazzi che colgono nelle differenze un valore e un’opportunità di arricchimento.

LE TESTIMONIANZE DEI RAGAZZI CHE HANNO PARTECIPATO AL PROGETTO

  • A.: “Sono stata veramente contenta di aver partecipato a questo progetto che ho trovato di gran lunga molto educativo e soprattutto molto significativo per il miglioramento dei rapporti tra noi compagni e ho imparato a conoscere tutti i miei punti di forza e i miei punti di debolezza.”
  • F.:” Ad oggi mi sento cambiata rispetto a prima, ho scoperto quanto possa essere veramente bello lavorare in gruppo e quanto sia importante il supporto delle altre persone, ho fatto dei miei punti di debolezza una forza che mi ha permesso di essere costante e partecipe in questo percorso, ho acquisito maggiore consapevolezza in me stessa e penso di essere riuscita abbastanza bene a non farmi sopraffare dalle mie emozioni e non aver fatto influenzare il mio operato da quest’ultime.”
  • I. “Siamo stati accompagnati e si sentiva che credevano in noi e questo ci ha aiutato a capire che potevamo farcela, che potevamo farlo per noi; è bastata solo un po’ di determinazione e forza di volontà da parte di tutti.”
  • S:” Agire “sul campo” è stato sicuramente più interessante perché, se è vero che i libri aumentano la nostra cultura, la condivisione di momenti organizzativi e operativi è più gratificante poiché si realizza un prodotto in autonomia, basato sulla creatività e sull’originalità individuali e di tutti i compagni.”
  • S.: “Abbiamo avuto momenti di debolezza perché essendo lontane non sapevamo cosa fare però siamo riuscite insieme e grazie alla tecnologia, a trovare una soluzione a tutti i problemi.”
  • A.:” Suddividere il lavoro in passaggi, unire le mie idee a quelle degli altri, non considerare il mio punto di vista come l’unico giusto, usare nuovi strumenti come il business model canvas o il piano d’azione ci hanno fatto sentire più grandi e poi, dopo tanti sforzi vedere il lavoro di tutta la classe terminato e così bello mi ha dato una grandissima soddisfazione.

IL PUNTO DI VISTA DEI MANAGER TUTOR

  • “Sinceramente non immaginavo che l’avrei mai fatto. Parlare di soft skills ad una classe di ragazze in ogni possibile senso sconosciute, cercando di immedesimarmi in loro.È stata forte, concreta, la sensazione del muro che ha pervaso, a volte pungente, a volte solo in sordina. questi mesi unici nella storia mia e di tutti: il muro del non vedersi davvero, del non sapere dove sono gli occhi dell’altro, cosa sta pensando, cosa fanno le sue mani sotto il video, se è nervoso, stanco o solo distratto. Così le aliene delle classi erano anche in un guscio spaziale richiamate alla superficie del video dalla loro prof – paziente, sapiente –, dalle nostre domande, alla fine – finalmente – dal loro timido interesse.All’inizio, è stato difficile, come camminare al buio in una stanza vuota toccando solo le pareti. Ero arrugginita, fuori allenamento: non parlavo in pubblico, non spiegavo qualcosa, non facevo girare una presentazione da tanto tempo. Avere al mio fianco un manager come me che allo stesso modo aveva deciso di mettersi in gioco come mentor in questa esperienza è stata una sensazione che ho avuto di rado nella mia vita lavorativa, gli sono grata per la sua bravura e per avermi fatto notare come poteva essere e come forse sarà in futuro per le cose che ancora farò.”