Contrasto alla violenza sulle donne, fragilità economica, gender pay gap e soprattutto grande attenzione ai temi dell’istruzione femminile e del lavoro. Sono questi i temi focali che hanno animato il dibattito del Women 20 Summit – l’appuntamento internazionale nato dal processo di dialogo del G20 con l’obiettivo di ridurre il divario di genere – che si è appena concluso a Roma. Il Tempio di Adriano ha ospitato 3 giorni di discussione per mettere al centro l’urgenza dell’empowerment delle donne: confronti serrati tra esperti e istituzioni dei vari rappresentanti dei Paesi.
La pandemia ha penalizzando molte donne nel lavoro e il rischio di dover abbandonare la scuola è alto per molte ragazze. “Non è vero che dobbiamo scegliere tra la carriera e la famiglia. Conosco gli ostacoli, ma dobbiamo pretendere un accesso equo al mondo del lavoro e poter allo stesso tempo crescere i nostri bambini” queste le parole pronunciate nel videomessaggio inviato da Ursula von der Leyen in occasione del Summit di Roma.
Linda Laura Sabbadini, direttrice centrale dell’Istat e Chair del W20 ha proseguito: “Le donne sono la metà del mondo, non sono una minoranza a cui dare briciole e carità, le donne devono essere valorizzate”.
Le donne possono trovare nell’economia verde e blu nuove opportunità di lavoro e di integrazione sociale. Risulta quindi di grande interesse promuovere un approccio di genere anche nella definizione di politiche attive per lo sviluppo sostenibile” ha aggiunto Maria Elisabetta Alberti Casellati, la prima donna ad essere eletta Presidente del Senato.
“Essere riusciti oggi a portare al Summit Women 20 la voce delle bambine e ragazze e avere una sessione dedicata interamente a loro, ci riempie d’orgoglio e di speranza affinché la lotta alla discriminazione e agli stereotipi di genere possa diventare presto un argomento centrale nell’agenda politica.
Solo se si daranno opportunità alle bambine di oggi, potremo avere una generazione di donne consapevoli e protagoniste dello sviluppo sociale ed economico domani. Perché ciò avvenga, è necessario che i capi di Stato e di Governo del G20 diano priorità all’istruzione nei loro piani di ripresa, incrementando gli investimenti per colmare il gap tra le ragazze e i loro coetanei maschi, sostenendo al contempo il loro diritto ad una partecipazione significativa alla vita pubblica” ha dichiarato Daniela Fatarella, Direttrice Generale Save the Children, intervenuta all’evento del W20.
I dati del MIUR pubblicati in questi giorni confermano che la situazione in Italia
Leggi l’edizione 2021 del W20 Communiquè