Voglia di rimettersi in gioco, reinventarsi, avere una visione del futuro per poter anticipare i nuovi bisogni. Sono caratteristiche che saranno indispensabili nella realtà che andremo ad affrontare.
Il mondo del lavoro sta andando incontro ad un cambiamento profondo che disegnerà una nuova idea di occupazione che dovrà premiare meritocrazia, competenze e creatività, capacità di creare network e relazioni, presupposti indispensabili per il rilancio del Paese. E i manager avranno sempre di più un ruolo di guida verso il cambiamento all’interno delle aziende ma anche di responsabilità nei confronti di tutta la società civile.
Vises è ormai da anni impegnata nel realizzare percorsi per lo sviluppo delle competenze personali e professionali e iniziative per promuovere l’occupazione e l’inserimento lavorativo, attivando il patrimonio di competenze dei manager.
Dal 2015 ha sviluppato progetti innovativi anche a livello europeo e nell’ambito della Silver Employability, rivolti a manager inoccupati del sistema Federmanager. A settembre 2019 è partita l’ultima di queste iniziative: Pathway 2 Action, progetto pilota realizzato con il sostegno di 4.Manager, che vede 20 manager impegnati in un percorso di business coaching per l’autoimprenditorialità e il rafforzamento delle competenze.
“Pathway 2 Action si inserisce in un filone di progetti che Federmanager mette a disposizione dei manager temporaneamente inoccupati perché ritrovino le energie e le motivazioni per rientrare nel mondo del lavoro”. Lo ha spiegato Andrea Molza – Vice Presidente Vises e Presidente Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna, una delle 4 sedi territoriali Federmanager impegnate insieme a Torino, Treviso e Belluno e Napoli, con un ruolo di hub per le attività che coinvolgono anche: Abruzzo e Molise, Basilicata, Marche, Puglia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.
Entrato a far parte fin dall’inizio del progetto, anche Gianluca Guidi Alvisi – referente per l’hub Bologna – Ferrara – Ravenna – che ha riscontrato come il lancio dell’iniziativa, avvenuto in concomitanza con altre del sistema Federmanager che avevano sbocchi e prospettive diverse, abbia permesso di creare delle sinergie tra queste diverse realtà e valorizzare l’impegno di Federmanager.
Concluso il percorso di business coaching individuale e di gruppo, i partecipanti si apprestano ora ad incontrare virtualmente il pool di Esperti che li supporterà nell’elaborazione e nello sviluppo del Business Plan. Da parte di tutti i manager, il percorso è stato visto come un processo di miglioramento interessante ed utile, durante il quale è stato possibile attivare nuove collaborazioni.
Tutti i partecipanti possono accedere ad unità di autoapprendimento tramite una piattaforma per l’autoimprenditorialità, un luogo interattivo dove scambiare anche impressioni e arricchire il percorso grazie al confronto con i colleghi.
Questo strumento ha permesso di raccogliere, dalla diretta voce dei protagonisti, le testimonianze di vari aspetti emersi finora.
Alcuni hanno ammesso di aver inviato la candidatura senza aspettative ma di aver cambiato subito atteggiamento per apprendere, mettersi in gioco e raggiungere un obiettivo. “Ora si nota sia in me, sia nei colleghi, un livello superiore di approccio, comunicazione e professionalità. È migliorata anche la mia idea imprenditoriale ed è nata una seconda idea con una connotazione innovativa. Mi auguro che il progetto possa essere replicato per dare l’opportunità ai manager inoccupati di crescere professionalmente e di osservare le cose da un punto di vista diverso. Sono anche convinto che per affrontare l’emergenza economica di cui presto vedremo gli effetti sia necessario avere un approccio manageriale e Pathway2Action nel suo piccolo è un esempio da seguire”.
Anche per altri manager il progetto è risultato estremamente valido e stimolante soprattutto per la possibilità, offerta ai manager, di sviluppare il concetto di imprenditorialità.
“Il tessuto imprenditoriale Italiano, specie nelle PMI è mediamente carente di competenze. Queste iniziative possono favorire la nascita, nella classe manageriale, di profili che arricchiscano il panorama delle imprese e diffondano una cultura imprenditoriale basata sulle competenze e la pianificazione”.
Per attivare i nuovi progetti lavorativi che nasceranno, i manager avranno a disposizione un totale di 60 mila euro. L’iniziativa permetterà l’elaborazione di un modello per la replicabilità massimizzandone l’impatto e favorendo la nascita di misure di welfare e di orientamento delle politiche attive del lavoro in diversi territori.