L’educazione è un diritto umano, un bene pubblico e una responsabilità civile.
Lunedì 24 gennaio si celebra la Giornata internazionale dell’educazione , istituita dalle Nazioni Unite con la risoluzione del 3 dicembre 2018, per promuovere l’educazione alla pace e allo sviluppo sostenibile e riflettere sull’importanza dell’educazione come diritto per tutti e bene pubblico, anche alla luce dei grandi cambiamenti imposti dalla pandemia che ha avuto un impatto considerevole sulla vita dei più giovani, aggravando, in molti casi, le disparità di opportunità tra i bambini e i ragazzi.
Il tema dell’edizione 2022 della ricorrenza è Cambiare rotta, trasformare l’istruzione. Questi gli obiettivi riportati sul sito delle Nazioni Unite – «La Giornata Internazionale dell’Educazione di quest’anno costituirà una piattaforma di dialogo per mostrare le trasformazioni più importanti da coltivare per garantire a tutti il fondamentale diritto all’istruzione e costruire un futuro più sostenibile, inclusivo e pacifico. Genererà un dibattito su come rafforzare l’istruzione come sforzo pubblico e bene comune, come guidare la trasformazione digitale, supportare gli insegnanti, salvaguardare il pianeta e sbloccare il potenziale in ogni persona per contribuire al benessere collettivo e della nostra casa condivisa».
Con l’adozione della risoluzione 73/25, “Giornata internazionale dell’istruzione”, l’Onu ha voluto sottolineare ancora una volta, si legge sul portale istituzionale, “la ferma volontà politica di sostenere azioni di trasformazione per un’educazione inclusiva, equa e di qualità per tutti”. L’istruzione, infatti, riveste un ruolo chiave per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Da qui l’invito a tutti gli Stati membri, le organizzazioni non governative, le istituzioni accademiche e la società civile nel suo complesso a celebrare ogni anno il 24 gennaio una giornata dedicata all’educazione.
Senza un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e opportunità per tutta la vita per tutti, i paesi non riusciranno a raggiungere l’uguaglianza di genere e a spezzare il ciclo della povertà che sta lasciando indietro milioni di bambini, giovani e adulti.