La digitalizzazione avanzata della Pa e dei servizi, l’adattamento dei sistemi educativi per supportare le competenze digitali con formazione educativa e professionale per tutte le età e la diffusione in tutte le regioni italiane di fibra e 5G per imprese, famiglie e Pa sono le priorità indicate dai dirigenti italiani per l’uso dei fondi di Next generation Eu.
I dati emergono dal sondaggio effettuato da Federmanager e dall’Osservatorio 4.Manager, rivolto a 954 manager iscritti a Federmanager e svolta nei primi giorni di febbraio e presentati durante il Web talk “Il Valore della Sostenibilità“.
La survey fa seguito alla precedente rapporto di ricerca “La sfida della Sostenibilità Competitiva” condotto tra ottobre e novembre 2020 su altri 1.121 manager iscritti alla Federazione. Rispetto a tre mesi fa, emerge un significativo aumento dell’urgenza attribuita al tema della crescita economica, ritenuto urgente dal 58,7% del campione intervistato, con + 19,8% di importanza data dai manager.
Dalle risposte degli intervistati appare chiaramente che uno sviluppo in senso sostenibile è visto non soltanto come un processo ormai ineludibile, ma anche come una grande opportunità per le imprese, che proprio grazie a questa direzione di sviluppo possono veder accrescere la propria competitività ed il proprio business.
“Percepiamo una maggiore preoccupazione verso l’andamento economico. E’ il segnale che, dopo la prima emergenza, stiamo attraversando la fase acuta della crisi”, ha commentato il presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla, aggiungendo che “i manager mostrano però di avere ben chiare le soluzioni: nel breve termine, sanare il gap tecnologico che esiste nel sistema, non solo nel mondo dell’impresa. Nel medio termine, riconvertire le produzioni verso modelli più sostenibili, che sono gli unici destinati a ripagare l’investimento e a far ritornare competitivi”.
Nella partita del Next generation Eu, sono i governi nazionali gli attori principali (per il 64,1% del campione) in grado di incidere sulle scelte decisive per una sostenibilità competitiva, ancor più delle istituzioni europee (sul secondo gradino del podio con il 60,8%). “La scelta del governo Draghi di istituire due ministeri dedicati alla transizione digitale e a quella ecologica risponde a un fabbisogno presente nel Paese”, ha dichiarato il presidente Cuzzilla.
“Occorre uno sforzo trasversale per produrre il cambiamento auspicato. E siamo felici di vedere alla guida di questa missione due manager di esperienza, come Colao e Cingolani. Servono competenze manageriali, per trasformare il Recovery plan in un’opportunità concreta di sviluppo“.