Creare strumenti per l’integrazione, alimentare le relazioni di scambio, attribuire valore alla curiosità e alla voglia di mettersi in gioco in prima persona. Sono gli elementi che fanno da fil rouge al percorso per le competenze trasversali ABC Digital, sviluppato da Vises con l’ISS Piaget Diaz.
Questo progetto permette ai ragazzi di diventare “insegnanti di digital” e di ideare un corso di alfabetizzazione digitale che risponda ai bisogni formativi delle donne migranti presenti sul nostro territorio per favorirne l’integrazione e accompagnarle nell’uso di devices e di applicazioni che ne agevolino la partecipazione alla vita sociale.
La coprogettazione delle UdA con i docenti ha permesso di accompagnare i ragazzi nella sperimentazione di competenze trasversali fondamentali, evidenziando gli stretti legami tra discipline diverse e come le conoscenze e le abilità apprese possano concorrere alla realizzazione di uno stesso compito. Il lavoro con la scuola ha consentito di creare importanti strumenti di valutazione che hanno permesso di osservare e valutare il ragazzo a 360° e di incidere sul voto in uscita delle discipline curricolari.
Gli studenti hanno ideato originali percorsi didattici dedicati alle donne migranti, erogati presso importanti realtà di accoglienza romane e coinvolto gli over 70 di alcune periferie romane in corsi di alfabetizzazione digitale.
Le donne come elemento chiave dell’integrazione, dunque, attraverso cui far passare il messaggio dell’accoglienza: imparare come iscrivere i bambini a scuola, come prenotare una visita medica, come individuare le realtà che accompagnano nell’apprendimento della lingua italiana, sono solo alcune delle lezioni che gli studenti hanno preparato e che erogheranno gratuitamente alle loro “studentesse di digital”. Sperimentandosi come insegnanti e come gruppo di lavoro le ragazze e i ragazzi coinvolti hanno la possibilità di sviluppare competenze trasversali, digitali e di cittadinanza, fondamentali per un futuro orientamento lavorativo ed imprescindibili in un mondo del lavoro che non può più fare a meno di considerare la prospettiva interculturale.