Sono state numerose, sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, le riflessioni sulle scelte da attuare per rivedere il sistema economico, interpretando in chiave positiva stravolgimenti e conseguenze anche drammatiche.
La pandemia sarà la causa di profonde trasformazioni – che già si intravedono nell’esperienza del consumo e nell’organizzazione delle aziende – che dovremo cogliere come opportunità. Per rilanciare l’economia del Paese e attenuare gli effetti della disoccupazione, saranno necessarie politiche a sostegno dello sviluppo delle competenze che promuovano anche l’auto imprenditorialità, mettendo al centro la persona e la sua capacità di agire. Creatività e immaginazione, capacità di creare network, voglia di reinventarsi e una visione del futuro che anticipi i bisogni, saranno caratteristiche determinanti in un mercato del lavoro che non rimarrà estraneo a questi stravolgimenti. E i manager avranno sempre di più un ruolo di guida verso questo cambiamento all’interno delle aziende ma anche di responsabilità nei confronti di tutta la società civile.
Vises, Onlus di riferimento di Federmanager, realizza percorsi per lo sviluppo delle competenze personali e professionali e per promuovere l’inserimento lavorativo, attivando il patrimonio di competenze dei manager.
In un momento di snodo come questo, con i nostri iscritti esposti alle misure di emergenza delle aziende per rispondere alla crisi, che spesso hanno come conseguenza licenziamenti o riduzioni retributive, le politiche attive diventano fondamentali per offrire ai nostri manager nuove opportunità. Su questa linea, negli ultimi anni Vises si è impegnata nella gestione di importanti progetti tra cui Pathway2Action – ha dichiarato Massimo Brignolo, Presidente Federmanager Torino.
L’iniziativa, partita a settembre 2019 e realizzata con il sostegno di 4.Manager, coinvolge 20 manager in un percorso per l’auto-imprenditorialità e il rafforzamento delle competenze.
Sono orgoglioso e ringrazio Vises, – ha proseguito Brignolo – per aver concesso a Torino di essere una delle sedi territoriali Federmanager – insieme a Treviso e Belluno, Bologna – Ferrara – Ravenna e Napoli – scelta come pilota per questo progetto.
Si è concluso il percorso di business coaching che ha consentito ai partecipanti di prendere consapevolezza delle proprie capacità, attitudini, competenze e di mettere a punto la loro personale idea di business e di reinserimento.
I manager hanno ora a disposizione un pool di esperti come supporto nell’elaborazione e nello sviluppo dei loro Business Plan, da presentare ad una commissione valutativa. Possono inoltre accedere a unità di autoapprendimento, messe a disposizione su una piattaforma per l’autoimprenditorialità, un luogo interattivo per facilitare la condivisione dell’esperienza e il rafforzamento delle sinergie fra i partecipanti delle 4 sedi hub sul territorio. Anche grazie a questo strumento è stato possibile raccogliere, dalla diretta voce dei protagonisti, le testimonianze dei vari aspetti emersi finora.
Molti hanno espresso apprezzamento per le sessioni di coaching:“mi hanno permesso di capire di voler cambiare la mia idea iniziale di business a 360 gradi, passando ad un’ iniziativa di imprenditorialità di me stesso per la quale sto definendo i prossimi passi, studiando per acquisire nuove conoscenze”.
Altri hanno sottolineato “il profondo interesse verso questo progetto, visto il desiderio di trarne il massimo beneficio in una fase di transizione verso la libera professione.”
Tutti i manager hanno valutato l’esperienza utile per maturare una maggiore consapevolezza delle loro potenzialità. Alcuni hanno affrontato questo percorso come un momento per approfondire il loro modo di porsi e vedere il mondo economico che li circonda. Trovarsi fuori dagli schemi abituali ha permesso loro di “vedere con occhi nuovi opportunità che prima erano velate”.
Per avviare i progetti lavorativi che nasceranno, i manager avranno a disposizione un totale di 60 mila euro. L’iniziativa permetterà l’elaborazione di un modello per la replicabilità favorendo la nascita di misure di welfare e di orientamento delle politiche attive del lavoro in diversi territori.
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