L’istruzione è un diritto per ogni cittadino e una leva strategica per lo sviluppo del Paese, uno strumento fondamentale per promuovere una società più giusta ed equilibrata, nella quale ciascun individuo ha le stesse opportunità di crescere e formarsi come persona e come cittadino, di inserirsi nel mondo del lavoro e migliorare la qualità della propria vita.
Il sistema scolastico italiano, pur in presenza di aree di eccellenza e di esperienze di grande innovazione, spesso si è trovato a dover affrontare numerose criticità, che ora la pandemia ha amplificato, rendendole evidenti a tutti.
Vises, da sempre impegnata per contribuire allo sviluppo del Paese attraverso l’empowerment delle nuove generazioni, ha scelto di partecipare anche quest’anno al Convegno di ANP “FESTIVAL DELLA SCUOLA – Complessità e prospettive al tempo del Coronavirus” che rappresenterà l’occasione per analizzare con lucidità e coerenza lo stato dell’arte, per individuare le prospettive realistiche sulle quali lavorare insieme in modo determinato, per non sprecare le opportunità che ci verranno offerte nell’ambito del Next Generation EU e per non perdere ulteriore tempo verso il miglioramento del sistema educativo e il rilancio del Paese.
Questa edizione avrebbe potuto essere un’occasione per celebrare e promuovere le migliori pratiche, per presentare esempi virtuosi di collaborazione tra scuola e realtà scientifiche, sociali, produttive, per suggerire vie auspicabili di miglioramento.
La forte crisi che stiamo vivendo, di rilevanza mondiale, ha determinato purtroppo un necessario cambiamento di prospettiva per un’edizione che sarà necessariamente online e vedrà i protagonisti della scuola e gli esponenti di tutti i settori coinvolti (politica, forze sociali, realtà economiche, …) ragionare sul deciso cambiamento di rotta che la riporti in concreto al centro dell’attenzione e dell’azione.
Roberta Terzi, Coordinatore Progetti Vises parteciperà alla tavola rotonda organizzata all’interno del Convegno sul tema “Orientiamo i giovani al futuro”. Uno dei compiti più sfidanti della scuola è accompagnare le ragazze e i ragazzi nella costruzione progressiva della propria personalità e nell’individuazione delle proprie inclinazioni e talenti per di metterli in grado di scegliere con consapevolezza ad ogni passaggio della vita. Una didattica orientante, insomma, che fornisca occasioni di analisi e riflessione e opportunità di sperimentare situazioni diverse, anche in contesto esterno all’aula. Questo lavoro la scuola non può farlo da sola, serve la sinergia con gli altri attori sociali ed economici.